Il cantautore ligure Zibba si definisce Generazione Commodore non ama i social ritenuti violenti e offensivi. Questo album è realizzato per ricordargli e ricordare a tutti che il tempo bisogna spenderlo positivamente.
L’anno scorso al Festival di Sanremo, tra le Nuove Proposte, ha conquistato il Premio della Critica, ora è tornato con un nuovo album dal titolo evocativo: “Muoviti Svelto” (AlmaFactory/Believe Digital). Lui è Zibba e con questo nuovo album lancia un messaggio chiaro. “Il titolo è un consiglio che do prima di tutto a me stesso e poi agli altri – racconta il cantautore ligure – per ricordarmi che il tempo è l’unica cosa che abbiamo e che vale la pena spenderlo per cose positive. In generale, facciamo poco e critichiamo tanto: è ora di mettere in moto la nostra vita per migliorare ciò che non ci piace“. Come ha raccontato ad “Ansa”, questo lavoro è una fotografia di un anno vissuto intensamente tra musica, concerti e sensazioni. 10 tracce con la partecipazione di artisti del calibro di Niccolò Fabi, Leo Pari, Omar Pedrini, Patrick Benifei e Bunna. Domani Zibba parte con il Tour da Milano e tutti questi artisti, tranne Fabi, saranno con lui. Ha già scritto per, o come tiene a sottolineare lui “con”, Eugenio Finardi, Cristiano De André, Michele Bravi, Patty Pravo. No limits al futuro: “Voglio collaborare con chiunque ne abbia voglia. Scrivere per gli altri, mi piace forse più che farlo per me stesso. Ed è un modo per confrontarmi con una parte di me che conoscevo meno e per esorcizzare le mie emozioni, che devono trovare una strada per uscire fuori”. Con i suoi 37 anni si definisce Generazione Commodore e non gradisce i social “troppa violenza, troppe offese e poi senza joystick, non sono capace“. Da domani riprende l’attività live in un Tour che vedrà una prima parte più minimale, “solo basso e chitarra e suoni da mix“, e poi da giugno lo vedrà impegnato con la sua band degli Almalibre per portare in giro il suo disco fino a fine estate.